Universo in lettura – Maggio 2025

“Paesando: l’anima lucana in frammenti di vita”

Maggio è il mese in cui Potenza si veste a festa, quando l’attesa cresce fino a esplodere nella devozione e nell’orgoglio collettivo dei potentini durante la festa del Santo Patrono, San Gerardo, nell’ultima settimana del mese. Non è solo una celebrazione religiosa: è un richiamo profondo alle radici, un inno alla Terra e alla sua gente, una promessa che si rinnova ogni anno nei vicoli, nei canti e nelle danze che s’intrecciano con le notti stellate di questa stagione. È proprio in questo clima, in cui la città si riscopre cuore pulsante della Basilicata, che prende avvio una serie di articoli dedicati a Potenza, al senso di appartenenza, alla cultura e alle tradizioni di questa regione che ci tengono uniti. E quale miglior modo per iniziare se non con Paesando, il libro di Rosario Angelo Avigliano, paesologo che raccoglie con delicatezza e verità le voci del passato per restituircele, vive, in forma di racconto, poesia e immagine.

Paesando non è un libro, è un attraversamento. È il recupero affettuoso e potente dell’oralità lucana, quella che “le storie le porta il vento”, come dicevano gli anziani attorno al fuoco. Sono racconti che oggi trovano concretezza nelle pagine di un volume corale: con le poesie a cura di Gianfranco Blasi, le illustrazioni visionarie di Gerardo Viggiano e le fotografie evocative di Vito Ferrara: una fusione di linguaggi e sensibilità che trasforma la memoria in opera viva.

In queste storie che si muovono tra il vero e il verosimile, tra il rigore della cronaca e il volo della fantasia, riaffiorano voci, volti e vicende che ci parlano di ciò che siamo e di ciò che eravamo, svelando quanto il passato continui a pulsare nel nostro presente.

Avigliano non scrive per nostalgia, ma per necessità: la necessità di salvare una memoria fragile, orale, umile, che altrimenti andrebbe persa nei silenzi delle generazioni più giovani. È un gesto politico e poetico insieme, quello che compie: recuperare le radici per non restare sradicati, restituire dignità a luoghi dimenticati, dare voce a chi non l’ha mai avuta.

Prendiamo per esempio Francesco Paolo Pomarici, comandante dell’ottava colonna degli insorti lucani: la sua figura emerge come una specie di eroe romantico, combattente visionario che, prima di lanciarsi nella battaglia contro i Borboni, saluta la sua amata Ninetta con parole di struggente dolcezza. Il suo cavallo si chiama “Rivoluzione”, come se la stessa libertà potesse avere carne e zoccoli. È in queste immagini che Paesando ci sorprende: non c’è solo il racconto di un episodio storico, ma la costruzione quasi epica di una figura che incarna coraggio, amore e nobiltà d’animo. Così come Don Mimì Asselta, ferito negli scontri per le strade di Potenza e salvato da Carmine Crocco – il brigante, il ribelle, ma anche l’uomo che sfida i padroni e la rassegnazione: simbolo di resistenza, di fame di giustizia in un Sud lasciato ai margini.

Attraverso storie come queste, Paesando costruisce un vero e proprio mappamondo lucano: un atlante emotivo dove ogni paese è un mondo, ogni vicolo una leggenda, ogni dialetto una chiave per comprendere l’anima di questa terra. È un libro che si legge come si ascolta un racconto davanti al camino o in piazza, quando gli anziani parlano e i bambini ascoltano con occhi spalancati. Ma è anche un libro che parla a noi adulti, richiamandoci alla responsabilità di custodire e tramandare, di non lasciare che la modernità cancelli le impronte del nostro cammino.

Potenza, in particolare, emerge come figura femminile doppia:

“nascosta dentro le sue Porte, derubata principessa, vanitosa debolezza”

ma anche regina austera e fiera, quando si mostra nella sua

“Piazza Prefettura, autentica certezza, segno di potentina regalità: centro di gravità della città nobile del mio cuore”

C’è un amore profondo e viscerale in queste parole, ma anche uno sguardo critico, che non idealizza né condanna: osserva, racconta, ricuce. La città diventa specchio di una condizione esistenziale e culturale: fragile e forte insieme, periferica e centrale, sempre in bilico tra passato e futuro.

Paesando è insurrezione, è ricordo di un fanciullo, è una partenza sofferta, un amore perduto, sono storie di persone, storie di Lucania, per ricordarci che “i luoghi che attraversiamo ogni giorno sono una sedimentazione di nomi e di fatti, non solo di luci e ombre“.

Paesando – Rosario Angelo Avigliano

14,90 

Il libro di Rosario Angelo Avigliano nato dalla sua passione per il territorio e per le donne e gli uomini, che hanno costruito quel patrimonio di linguaggi, avventure, case e chiese che noi oggi chiamiamo paese.

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