La città in festa: tradizione, fede e comunità nei giorni di San Gerardo

A Potenza, l’ultima settimana di maggio ha un nome solo: festa. Ed è una festa che non è solo religiosa o folcloristica, ma identitaria, collettiva, viscerale. A custodirne l’anima, da vent’anni, è l’Associazione culturale Portatori del Santo: promotrice di eventi, memoria vivente, motore instancabile della tradizione. È anche grazie a loro se ogni anno la città riscopre se stessa, nei riti, nei suoni e nei colori dedicati al suo patrono, San Gerardo.

Dal 26 maggio, Potenza si trasforma in un racconto a cielo aperto, in un intreccio di devozione e vitalità popolare. È la settimana in cui tutto si accende: la musica per le strade, i volti nei vicoli, le mani che portano in spalla una storia lunga secoli.

La Parata dei Turchi: storia e meraviglia

Il culmine delle celebrazioni è la Storica Parata dei Turchi, che ogni 29 maggio invade la città con costumi, suoni e simboli che rievocano la leggenda della liberazione di Potenza da un’invasione ottomana grazie all’intervento miracoloso di San Gerardo.
Un corteo lungo due chilometri composto da oltre un migliaio di figuranti in abiti storici che vede ogni anno diversi protagonisti: i Portatori con la “laccara” (un fascio di canne e legna lungo 12 metri), la barca di San Gerardo bambino trainata dai prigionieri turchi, il grande saraceno “Cipollino”, i Portatori del Santo con il tempietto in spalla…

La parata attraversa la città fino alla Cattedrale, dove il corteo pagano lascia il passo alla processione religiosa del giorno successivo.

In questo incanto collettivo, ogni gesto è memoria, ogni passo è un atto di appartenenza.

Brilla la città: un libro che racconta l’anima della festa

A raccontare con immagini questa festa è il libro Brilla la città, edito da Universosud e nato dal workshop fotografico organizzato proprio dai Portatori del Santo e curato da Pino Ninfa. Il volume si apre con alcune immagini scattate negli anni da Adelaide Masella, alla cui memoria è stato dedicato l’intero progetto e raccoglie scatti intensi, autentici, che ci guidano alla scoperta di ciò che rende unica questa celebrazione: la Cantina del Portatore, il Pranzo dei Portatori, il Potenza Folk Festival, la stessa Parata dei Turchi.

Sfogliando Brilla la città, si ha la sensazione di camminare tra la folla, di sentire il rullo dei tamburi, le risate nelle cantine, il profumo del legno bruciato che si alza dalla laccara. Ogni foto è uno sguardo rubato, un’emozione catturata, un frammento di quel sentimento collettivo che rende questa festa così unica: la fierezza di appartenere a qualcosa di grande, che va oltre il tempo, e che ogni anno torna a pulsare nel cuore della città.

Il libro è una dichiarazione d’amore alla città e alle sue persone. Un racconto visivo che vibra di musica, vino, balli, colori, danze popolari e mani che si stringono tra i tavoli del centro storico. Ogni immagine è una pagina di comunità.

I riti popolari: tra sacro e quotidiano

Dalla Cantina del Portatore — luogo di convivialità autentica, dove la gerarchia è solo gioco e il vino è condivisione — al Pranzo dei Portatori, che disegna una tavolata lunga come la città stessa, Potenza si riconosce nei suoi riti.
E poi c’è il Potenza Folk Festival: la tradizione che incontra il mondo, un evento che fa della nostra musica un passaporto per nuove armonie.

Una festa che unisce e racconta

La festa patronale non è solo un appuntamento annuale, è l’occasione in cui Potenza si guarda allo specchio e si vede bella, fiera, viva.
Ed è grazie a chi, come l’Associazione culturale Portatori del Santo, mantiene viva la fiamma di questa eredità, che la città può continuare a brillare ogni maggio.

Brilla la città – I Portatori del Santo

15,00 

Brilla la città racconta con le immagini un pezzo di storia dell’associazione e, per estensione, della città di Potenza. Il […]

13 disponibili

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